Chi non ha mai attraversato l’adolescenza, quel periodo di “passaggio” tra infanzia ed età adulta? Anche noi, tredicenni e quattordicenni di oggi, stiamo vivendo questa fase un po’ “complicata”, in cui si comincia a parlare di grandi amori, dei primi conflitti con gli adulti, di vere amicizie, del gruppo, delle prime delusioni ecc..
Incominciamo a cambiare, sia fisicamente che mentalmente, e incominciano a presentarsi nuovi problemi, ma soprattutto nuove esigenze. Sentiamo il bisogno di diventare grandi e, soprattutto, di costruirci la nostra identità, ma non sempre tutto ciò è facile come sembra. Desidereremmo avere più libertà e tempo per noi, per uscire e per stare con gli amici, anche se non sempre questo ci è concesso dai nostri genitori e, anche per questo, tendiamo a ribellarci alle regole, e nascono le prime incertezze, i primi conflitti con il mondo degli adulti, mentre diventa per noi adolescenti importantissimo sentirci accettati nel nostro ambiente e, soprattutto, poterci creare un nostro gruppo.
Questo però non sempre è un bene, perché a volte il gruppo può trasformarsi in una banda, una specie di famiglia per un adolescente, un rifugio, che però non sempre aiuta a “crescere”, ma spesso serve solo a salvaguardare i suoi membri dalla sofferenza e dalla tristezza esterna.
Certamente, però, l’adolescenza non è solo un periodo difficile, ma è anche una fase della vita piena di nuove emozioni e di felicità.
Si dice ad esempio che “il primo amore non si scorda mai’’, ed è proprio durante questo periodo che si fa questa nuova scoperta. Il primo amore rappresenta per noi giovanissimi, la rivelazione di un mondo sconosciuto che ci fa conoscere sentimenti molto forti, mai provati prima, e nuove sensazioni.
Prendendo, poi, in considerazione le nostre esigenze materiali, non bisogna negare che spesso siamo incontentabili, vogliamo avere tutto, dalla playstation al cellulare, dalla bicicletta all’mp3, dal lettore dvd alla macchinetta fotografica. Se ci fosse data una grande somma di denaro, di sicuro la useremmo solo per comprare vestiti, motorini, cellulari e quant’altro.
Alcune volte, però, riusciamo addirittura ad essere maturi come o anche più degli adulti! Basti pensare a quando decidiamo di cavarcela da soli, o a quando non crediamo a ciò che ci dice la televisione o a quando sappiamo assumerci le nostre responsabilità. Insomma, saremo anche dei ragazzini, ma gli adulti devono ammetterlo: a volte riusciamo a sorprenderli!
Rizzello Giulia
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