martedì 10 maggio 2011

Ritratto e desideri dell’adolescente contemporaneo

Siamo ragazzi, o meglio “adolescenti”, come molti ci definiscono.
Siamo comunissimi ragazzi e stiamo attraversando un periodo della vita che può sembrare il più difficile, ma non è sempre così.
È vero, per molti aspetti, è difficile perché è l’età in cui si fanno scelte importanti anche se, avendo solo 13 anni, non possiamo farle con molta consapevolezza.
Siamo tredicenni in cerca di qualcosa o di qualcuno che possa rendere la nostra vita meno noiosa possibile. Siamo sempre alla ricerca di qualcosa che ci faccia stare bene, molte volte anche sbagliando, ma l’importante è che alla fine riusciamo a capire i nostri errori e ad andare avanti per realizzare i nostri sogni. Ogni ragazzo, infatti, nasce con un sogno, un desiderio che avrà per sempre dentro e che cercherà in tutti i modi di realizzare.
Abbiamo bisogno di occupare il nostro tempo, e molto spesso non ci accontentiamo di quello che possiamo avere. Vorremmo stare ore e ore con i nostri amici, per divertirci e stare in compagnia, senza magari dover studiare o svolgere altri impegni. Ma non sempre si può fare solo quello che ci piace, per questo dovremmo cercare di trovare un pizzico di positività che ci aiuti a affrontare anche quello che ci costa di più.
Un’altra nostra particolarità è molto spesso il totale disaccordo con i genitori che, pur cercando di venirci incontro in qualsiasi modo, noi non riusciamo minimamente a sopportare. Ogni loro giudizio, idea, opinione per noi è totalmente sbagliata. Per quanto loro si possano impegnare a capirci, facciano tutto per il nostro bene e per proteggerci dal male di questo mondo, per noi è tutto totalmente inutile! Siamo testardi e finché alle cose non ci sbattiamo con la nostra testa, non le riusciamo a capire. Riusciamo a fare i disastri più grandi senza nemmeno volerlo e ci lasciamo trasportare dalle persone che ci circondano, a volte prendendo strade sbagliate, per seguire qualcuno su cui abbiamo cambiato opinione, per una battuta più divertente o qualche piccola parola scambiata, nonostante in precedenza lo avessimo giudicato male. In questi casi gli unici che possono tirarci fuori sono proprio loro, i nostri genitori che, conoscendoci meglio di chiunque altro, possono riportarci sulla buona strada.
Al giorno d’oggi noi tredicenni abbiamo di tutto e di più: dai videogiochi più insignificanti ai più costosi, dai vestiti più semplici a quelli più particolari, insomma abbiamo tutto quello che possiamo desiderare, anche se spesso non siamo comunque soddisfatti né contenti di noi stessi.
Da alcuni recenti sondaggi è emerso che, secondo la maggioranza degli intervistati, per essere considerato un tipo in gamba bisogna avere il rispetto del gruppo, per più della metà bisogna essere belli, avere coraggio ed essere bravi nello sport; per circa la metà bisogna avere voti alti a scuola, essere fidanzati e magri; solo la minoranza pensa che sia necessario fare cose spericolate, avere il telefonino più bello e molti soldi.
Da questi dati è possibile ricavare un ritratto dell’adolescente contemporaneo: un ragazzo per il quale l’appartenenza e l’accettazione da parte del gruppo è fondamentale, per il quale è molto importante l’aspetto fisico e la riuscita nello sport, mentre in secondo piano sono per lui la scuola e anche i soldi.
Da un’altra ricerca è emerso che alla maggior parte dei tredicenni maschi piacerebbe svolgere l’attività di calciatore o ingegnere, il 7 % ancora non sa e una metà dei ragazzi vorrebbe fare il medico, l’architetto o il geometra.
Il 12% delle ragazze, invece, vorrebbe diventare un personaggio famoso nel mondo dello spettacolo, mentre le altre medico, avvocato o insegnante.

Francesca Rossetti

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