La Pasqua è la principale festività del cristianesimo. La data della Pasqua, varia di anno in anno secondo i cicli lunari, determina anche la cadenza di altre celebrazioni e tempi liturgici, come la Quaresima e la Pentecoste. Essa celebra la resurrezione di Gesù che è avvenuta nel terzo giorno successivo alla sua morte in croce. La Pasqua con il Cristianesimo ha perso il suo significato originario, cioè:
- Il passaggio a vita nuova per i cristiani.
Perciò, la Pasqua cristiana è detta Pasqua di risurrezione. Dal punto di vista teologico, la Pasqua odierna racchiude in se tutto il mistero cristiano: con la Passione, Cristo che si è sacrificato per l'uomo, liberandolo dal peccato originale e riscattando la sua natura ormai corrotta, permettendogli quindi di passare dai vizi alla virtù; con la Resurrezione ha vinto sul mondo e sulla morte, mostrando all'uomo il proprio destino, cioè la resurrezione nel Giorno di Pasqua, ma anche il risveglio alla vera vita; infine, vi è l'attesa della presenza, la seconda venuta, che porterà a compimento le Scritture.
I cristiani hanno trasferito i significati della Pasqua ebraica (che è il ricordo e il ringraziamento a Dio per il passaggio del Mar Rosso, ma che ha anche il significato allegorico di purificazione dell'anima) nella nuova Pasqua Cristiana, con significativi cambiamenti, che le hanno dato un volto nuovo. Questo è facilmente visibile, mentre è più complicato determinare quando ciò è avvenuto. Il primo di questi è sicuramente il fatto storico: Gesù è morto in croce il Venerdì Santo, come ci dicono i Vangeli. Questo evento era visto come la realizzazione di quanto era stato profetizzato sul Messia. Ciò è più volte ribadito nella narrazione della Passione, durante la quale i quattro evangelisti fanno continui riferimenti all'Antico Testamento, e successivamente negli altri libri del Nuovo Testamento, come nella prima lettera ai Corinzi. La domenica è invece il giorno della Resurrezione e della sconfitta del peccato.
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