martedì 22 maggio 2012

TRAGEDIA DI BRINDISI: LA MIA RIFLESSIONE


Il 19 Maggio è stato un giorno molto triste per la città di Brindisi e per tutte le scuole ma, soprattutto, per i genitori di Melissa
Questo bruttissimo evento ha colpito tutti, anche le persone che non conoscervano Melissa, perché lei era un’adolescente come tutti gli altri, che ora, per colpa di alcune “persone”, ha perso la vita mentre stava andando a scuola.


Credo che il killer sia una persona pazza, che sapeva che avrebbe colpito una ragazza: la scuola di Melissa, infatti, è un istituto frequentato quasi esclusivamente da ragazze, che volevano avvicinarsi sempre più al loro futuro, affacciandosi verso i loro sogni. Era una ragazza con tanta voglia di vivere  e di realizzare i suoi sogni. La sua morte è stata un'INGIUSTIZIA, non riesco ad accettarla!

Come ha detto Nichi Vendola: "Non avrei mai voluto vedere ciò che ho visto, la morte messa in scena dinanzi ad una scuola, la morte oscena e molesta che azzanna la vita adolescente, la vita allegra dei figli che varcavano soglia di un luogo sacro, deputato all’educazione e alla coscienza”. Io con questo sono più che d’accordo, come ho già detto prima: la scuola è un luogo dove i genitore dovrebbero lasciare i figli con tranquillità, sapendo che torneranno a casa sani e salvi.


Non riesco nemmeno ad immaginare il dolore che hanno provato i genitori di Melissa sapendo della sua morte, così come non riesco manco a immaginare cosa provano nei confronti della “persona” che l’ha uccisa.


Sicuramente proveranno dolore, ma soprattutto rabbia, perché loro, come noi, vogliono quell’uomo chiuso dietro le sbarre di una cella. Anche se questo non restituirà mai la loro amata bambina.
Ludovica Blasi

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